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"Le mie colonie"..., ...negli anni '50: ricordi di ZioDino e di Rosaria

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federica '79
view post Posted on 2/9/2007, 12:38




CITAZIONE (ZioDino @ 2/9/2007, 11:30)
Ciao a tutti :D
mi chiamo Dino e ho 56 anni. Sono di Bari ed ho in comune con voi l'esperienza meravigliosa ed, ahimè, irripetibile di essere stato ospite della colonia montana di Brusson. Mio padre, Dio lo abbia in gloria, era un dipendente della Olivetti, quella vera e grande di Adriano, che lui ebbe la fortuna di conoscere personalmente, e quindi sia io che buona parte dei miei fratelli e sorelle abbiamo potuto usufruire delle colonie estive per molti anni. Personalmente sono stato per cinque estati alla colonia di Monteluco di Spoleto (PG) e per una sola estate, l'ultima, nel 1963 in quella appena costruita di Brusson. Cari ragazzi, l'aver scoperto casualmente questo forum mi ha dato un'emozione che può comprendere solo chi, come voi, serba un ricordo indelebile della meravigliosa esperienza della vita in comunità in un luogo, non so quale aggettivo utilizzare per definirlo appropriatamente, come la colonia estiva della Olivetti. Ai miei tempi (consentitemi di usare questo luogo comune) i mezzi a disposizione di grandissima parte delle famiglie di lavoratori erano notevolmente scarsi ed era già una fortuna riuscire a mettere insieme tre pasti (frugali) al giorno, sicchè la prospettiva di trascorrere un periodo di tempo in un luogo in cui mai avremmo potuto soggiornare a nostre spese, peraltro letteralmente coccolati con un trattamento da hotel di prima categoria, mi metteva addosso una tale eccitazione che, non esagero, attendevo il giorno in cui sarei partito con grandissima ansia pari solo alla tristezza che mi prendeva quando dovevo lasciare la colonia per ritornare a casa. Quando seppi che non sarei più andato a Monteluco ma a Brusson, mi procurari tutto ciò che poteva riguardare la Valle d'Aosta, mitico luogo lontano e assolutamente diverso dalla mia Puglia, per cominciare ad assaporare l'atmosfera che ero certo di trovarvi. Storia, geografia, leggende, castelli e nobili famiglie che li avevano abitati: lessi di tutto e di più. La colonia di Brusson era semplicemente incantevole: ricordo tutto! Direttore ne era il Sig. Uberto Massone di Milano e c'erano le "vigilatrici" Alessandra, Annamaria, Anna Curzio, sorella del direttore della colonia di Monteluco, il mitico Benito Curzio, Jole e Anna Gambarara ed altre care signorine di cui mi sfugge il nome ma non le fattezze.
Tutto era nuovo e bello: le camerate per dormire contrassegnate da vari colori, il refettorio con i suoi tavoli di legno, la grande sala con un enorme lampadario di rame dove ci riunivamo per giocare, l'atelier per le attività manuali, i grandi bagni con le docce.....Quante passeggiate marciando al ritmo delle tantissime canzoncine che ci insegnavano e che ricordo tutte! Si cantava sempre, anche tante canzoncine in francese: a table, les grandes et les petits,...a touts bonapetit, merci. Voici venir la nuit...E tout le jours au bord de la riviere...
Riesco a stento a trattenere le lacrime...quanti ricordi! E le gite? In pulman fino a Saint Jacques dove c'era un altro soggiorno della Olivetti riservato ai più grandicelli e il cui direttore era il Sig. Beltrami, e poi a piedi fino al Plateau Rosa con una vista incredibile del Monte Cervino e del Monte Rosa in una natura che allora era davvero incontaminata...
Basta, almeno per ora. Avrei davvero tanto piacere di contattare qualche vecchio partecipante dei miei tempi per...piangere insieme. Siate orgogliosi sempre di aver avuto genitori che hanno lavorato per la grande Olivetti! Dio vi benedica per avermi dato la gioia di riparlare della mia cara indimenticata colonia.
Consideratemi come un vostro zio. Dino :(

Caro Dino, non puoi immaginare che emozione mi abbiano trasmesso le tue parole e la tua presenza qui...
Non ho molto tempo a disposizione in questo momento, e quindi ora questa mia risposta rischia purtroppo di essere riduttiva, ma davvero non posso fare a meno di darti il mio più sincero e caloroso benvenuto.
Grazie mille per la tua testimonianza... con te si apre una nuova pagina di questo forum, perchè capisco perfettamente che ai tuoi tempi il valore delle nostre amate colonie era inevitabilmente ancora maggiore di quello che ha avuto per la nostra (successiva) generazione. Ed è meraviglioso... assolutamente emozionante...
Se hai avuto modo di leggere con attenzione tutte le discussioni, forse avrai anche avuto la percezione che lo scopo di questo forum vuole essere non solo quello di ritrovare contatti e rispolverare la nostra memoria... ma anche un po' quello di raccogliere testimonianze a tutti i livelli, perchè quelle colonie e la loro grandezza non vada dimenticata.
In questa prospettiva, i tuoi ricordi sono per tutti noi (e se dicessi "per la società" forse non sarebbe esagerato...) davvero molto preziosi; sarebbe meraviglioso se tu volessi continuare a condividerli con noi. Hai una memoria invidiabile... e sono sicura che ricordi tanti altri dettagli e particolari... ti prego, soddisfa la nostra curiosità!!
Per ora, qui sei il primo della tua generazione, ma sono convinta che nel prossimo futuro in tanti si aggiungeranno a noi... il forum è nato proprio per questo!

Confesso, peraltro, di scoprire solo ora dell'esistenza di una colonia a Spoleto... se ti vadi parlarne, saremmo ben lieti di saperne qualcosina in più! Come invito a farlo, ti apro una discussione ad hoc... fermo restando che potrai aprire discussioni su qualsiasi altro aspetto di cui ti vada di renderci edotti, e che non abbiano già una loro sedes materiae...

Spero davvero che la tua presenza qui possa diventare stabile... perchè a noi fa tanto tanto tanto piacere avere un nuovo zio!!! :)
 
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SaraSmart79
view post Posted on 2/9/2007, 16:37




E' molto emozionante, davvero.
Non voglio aggiungermi alle parole di Federica, perchè lei ha già detto tutto.
E ho più un nodo in gola che parole da scrivere. Non capisco bene perchè, ma questa nuova testimonianza di Dino mi chiarisce ancor meglio quello che già sentivo. Non siamo solo un gruppo di persone che condividono qualcosa. stiamo lasciando le tracce di qualcosa che andrebbe perso, in un modo o nell'altro.
E per me questo è unico.

Ogni nuovo utente che si registra per me è una festa, ma in questo caso è molto di più! Benvenuto Dino... e chi mai pensava nella vita di poter sapere com'era Brusson nel '63, com'era andare in colonia per un bimbo nato negli anni '50...sentire esperienze così diverse, eppure tutte accomunate dalla stessa nostalgia.

L'atelier era usato anche allora per le stesse attività! E vi pare poco saperlo?
E poi, Dino, com'è che chiamavate i monitori? "vigilatori"?
E quindi la colonia di Monteluco (di cui io in realtà conoscevo l'esistenza) era della Olivetti?????

spero che tu possa trovare tanti spunti qui dentro, anche per ricordare cose magari nascoste nella tua memoria. E forse questo forum potrebbe essere un ponte per riagganciare vecchi compagni di colonia, sparsi per la rete...

E' un piacere averti fra noi
 
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ZioDino
view post Posted on 2/9/2007, 16:40




Grazie a te Federica per la calorosa accoglienza. Volentieri metterò a disposizione di tutti voi nuovi amici i miei ricordi, anche se questo mi costerà un prezzo in emozioni molto alto. Scoprirete un giorno che quanto più lontani sono i ricordi tanto più grande è il rimpianto che li avvolge. Ma niente paura! Ho una tale ricchezza di emozioni che spenderne una buona quota non mi impoverirà di molto.
Mi farò risentire a breve per raccontarvi le mie avventure "coloniali" cominciando da Monteluco di Spoleto.
Una chicca: questa è la prima canzoncina che imparai alla prima colonia e serviva per tenere un passo svelto durante le nostre passeggiate.

I soldatin, piripim pim pim
col bastoncin, piripim pim pim
alle ragazze strizzan l'occhiolin, piripim pim pim.
Suona il tamburo, suona la grancassa,
la fanfara passa, passa il battaglion, poropom pom pom.

Pe perepe, pe perepe!

Bacin di qua, parapam pam pam
bacin di la, parapam pam pam
son baci ardenti pien di fedeltà, parapam pam pam
suona il tamburo, suona la grancassa,
la fanfara passa, passa il battaglion, poropom pom pom.

Canticchiatela a ritmo di marcetta e immaginate di essere in fila con tanti altri bimbi e bimbe come voi mentre tornate felici dopo aver trascorso un paio d'ore a giocare su prati fioriti e farfalle multicolori che vi svolazzano intorno.

Ciao, a presto.
Zio Dino
 
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gioc
view post Posted on 2/9/2007, 19:49




ciao zio dino,
sai ancora nel 90, 91 facevamo cantare le canzoni che dicevi:a table, les grandes et les petits,...a touts bonapetit, merci. Voici venir la nuit...dopo nn so.
che belle cose che hai scritto.
spero di rileggerti presto.
un'ex monitrice
giò
 
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ZioDino
view post Posted on 2/9/2007, 21:24




Grazie Sara, grazie Gioc!
Sapete, questa è la prima volta che partecipo ad un forum e la sensazione che da dialogare su un argomento di comune interesse è davvero molto bella. Non vi conosco e forse non vi conoscerò mai, ma mi sembra di riconoscervi fra i miei compagni di colonia anche se abbiamo età tanto diverse.
La prima volta che sono andato in colonia era il mese di luglio del 1958 e soltanto l' 8 di giugno era morta la mia mamma all'età di 44 anni lasciando 7 figli, come si dice, in tenera età. Insieme alla mia sorellina Carmela, morta nel 2003 e a cui dedico questi miei ricordi, andai a Monteluco di Spoleto. Ricordo che quello fu il primo anno in cui si tenne il Festival dei due Mondi e fuori della stazione di Spoleto c'erano delle sculture moderne approntate per l'occasione. Il viaggio in treno da Bari era stato meraviglioso: la locomotiva era a vapore e ci si fermava in tutte le stazioni, anche le più piccole. Viaggiavamo di notte e per l'eccitazione non avevo chiuso occhio; potrei recitarvi i nomi di tutti i paesi e le città che attraversammo: Cupra Marittima, Alba Adriatica, Campello sul Clitunno....Tutti nomi che non avevo mai sentito. Viaggiavo con il naso letteralmente incollato al finestrino e scoprii per la prima volta che il rumore delle ruote sulle rotaie aveva un ritmo che si adattava a qualsiasi canzone mi venisse in mente! Scoprii anche che esisteva un alimento chiamato prosciutto e che si trovava esclusivamente nei "panini imbottiti" che si vendevano nelle stazioni e scoprìì anche che esisteva una specie di acqua chiamata "minerale" che era effervescente come la purghetta che mi dava qualche volta mia madre, ma molto più buona. Ci accompagnavano due genitori che a loro volta consideravano quell'incombenza come una specie di viaggio premio: Madonna, quanto eravamo poveri! Anche mio padre ci ha accompagnati più di una volta ed era per lui l'occasione di poter salutare fugacemente un suo caro Zio che viveva a Foligno e che si faceva trovare sul marciapiede della stazione. Mio padre scendeva velocemente quando il treno si fermava e dopo aver baciato lo zio Vincenzino sulle guance due volte per parte gli lasciava una cassetta contenente della frutta di stagione della nostra terra che era poi quella di origine di suo zio.
Arrivati alla stazione trovammo ad attenderci un autobus di quelli antichi, di colore azzurro, che ci portò a Monteluco inerpicandosi a fatica lungo i nove chilometri che la separano da Spoleto.
L'eccitazione che provavo è indescrivibile: non avevo mai visto le montagne prima di allora e il profumo della vegetazione mi è rimasto indelebilmente fisso nella mente.
La colonia della Olivetti era ospitata provvisoriamente nell' Albergo Paradiso che era una costruzione a metà fra stile Liberty e stile coloniale ed era di un lusso veramente inusitato per dei bambini che non avevano mai visto niente di simile nella loro pur breve vita.
Venimmo accolti dal direttore, Benito Curzio, e dalle "vigilatrici" che ci portarono subito nel guardaroba dove lasciammo il nostro sacchetto di tela bianca contenente la nostra biancheria intima (il mio numero di matricola cucito su tutti i capi era 1991)
Venimmo rivestiti con le divise della colonia consistenti in un paio di pantaloncini corti di velluto grigio a coste, una camicetta di colore rosso o blu, un maglioncino di lana blu a costine, un cappellino bianco e un paio di scarponcini da montagna color testa di moro: che sciccheria!
Successivamente venimmo portati in infermeria dove il dott. Antonini ci visitò brevemente e ci pesò, operazione che poi avremmo ripetuto alla fine del periodo di soggiorno per documentare alle nostre famiglie l'avvenuto "ingrassamento" dovuto all'alimentazione da loro somministrataci.
Cari ragazzi, allora ci si preoccupava di come farci ingrassare, oggi ci si preoccupa del contrario!
Bene, per stasera basta così. Ci rivediamo domani:

Intorno al nostro fuoco scende la notte nera, la fiamma a poco a poco si spegne nella sera. A domani, buonasera.

Vi saluto con un'altra canzoncina "coloniale".
Zio Dino
 
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uenzi
view post Posted on 2/9/2007, 23:23




Ma zio Dino sei un big!!!!
mi son letto questa presentazione tutta di un fiato e....WOW!!!
è davvero interessante conoscere qualcuno che ha vissuto la colonia Olivetti in anni così diversi dai nostri...e l'organizzazione (le matricole ad esempio) ancora noi le abbiamo usate!! l'ultimo numero dovrebbe essere l'anno di nascita...tu sei del '51?!? MA QUANTO ERANO AVANTI!!!
poi non tralasciamo un particolare non indifferente...Tu hai visto la colonia di brusson nuova di zecca....appena tolta dal celofan!!! io l'ho vista l'anno scorso per la prima volta...dopo che era già abbandonata da una decina d'anni e ancora era ben messa....non oso immaginare che spettacolo d'architettura e di fascino potesse avere da nuova e in quegli anni!!!!!!

Purtroppo quest'anno l'ho anche vista sparire....lo puoi vedere nella discussione "Che desolazione...." ma comunque è un altro discorso....

BENVENUTO ed è un vero piacere conoscerti....è figo pensare che nel forum abbiamo anche un bambino più grande delle animatrici!!! :P :P :P

Ah...se vuoi vedere un po' di foto ti ricordo che sul nostro myspace ce ne sono un po'....quelle che siamo riusciti a mettere insieme....e se tu avessi qualche ricordo o foto o qualsiasi cosa che si possa scannerizzare o fotografare e spedire sarei molto curioso di vederle!!

A presto W LO ZIO!!!
 
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SaraSmart79
view post Posted on 2/9/2007, 23:55




Cavolo. Zio Dino è la quinta volta che rileggo il tuo ultimo post!
Da brividi...

Non so che altro dire, perciò cito Uenzi: W LO ZIO!!!!
 
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ZioDino
view post Posted on 3/9/2007, 09:24




Ciao Uenzi, grazie per il "big"!
Ciao Sara e buongiorno a tutti gli amici ex coloniali!

Riprendiamo:

L'accoglienza riservata a mia sorella ed a me fu particolarmente affettuosa per via della perdita recentissima della nostra mamma: eravamo stati "raccomandati" dal direttore della filiale Olivetti di Bari.
Che meraviglia! Tutto era bello: le stanze per dormire erano camere d'albergo con bagno e telefono (disattivato) e ci si stava in quattro, i giochi erano tantissimi, le altalene, le piccole fisarmoniche, le arpe che si suonavano seguendo un tracciato stampato su appositi fogli di carta intercambiabili, le bambole per le bambine (ma ci ho giocato anch'io!), e tantissimi altri.
Scusate, ma devo lasciarvi. Il dovere mi chiama, non sono ancora in pensione!
Riprenderò appena posso. Ciao
 
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federica '79
view post Posted on 3/9/2007, 17:13




:)

...ancora, ancora...
 
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Jeppox
view post Posted on 3/9/2007, 19:26




ecco che spuntano i miti dalla rete...è questo che aspettavo...sono parole che ti rimangono dentro...grande dino...

ringraziamo la mamma olivetti per averci cambiato la vita con queste magiche esperienze...grande zio!
 
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ZioDino
view post Posted on 3/9/2007, 20:49




Ciao Jeppox, grazie per il tuo commento!
Riprendiamo con il racconto della mia prima colonia a Monteluco di Spoleto:

Il direttore aveva in dotazione una Fiat 600 Multipla che gli serviva per tutte le incombenze. Anche io adesso ho una Nuova Multipla e nella decisione di acquistarla ha giocato molto il ricordo di quella Multipla targata Torino. C'era anche il guardiano che si chiamava Franco, la cui moglie Rita faceva la cuoca, che aveva una motocicletta rossa con la quale si recava spesso a Spoleto. La cosa che mi impressionava molto era che il tragitto da Monteluco a Spoleto veniva percorso da tutti i veicoli a motore spento e in folle perchè, tanto, era tutto in discesa! Oggi con tutti i servomeccanismi presenti sulle auto quella cosa sarebbe impossibile.
Monteluco era un piccolissimo villaggio a 810 metri di altitudine e oltre a qualche casetta sparsa c'erano 3 alberghi: il Paradiso, che come dicevo ospitava provvisoriamente la colonia, il Michelangelo e il Ferretti.
Sul punto più alto c'era e c'è la chiesa convento di S. Antonio che ospita il corpo imbalsamato di S. Leopoldo posto in una teca di vetro. In quella chiesa venivamo accompagnati ogni domenica per assistere alla Messa.
Fuori dalla chiesa c'era una bancarella che vendeva ricordini in ceramica e centinaia di altri oggettini ricordo.
Noi bimbi arrivavamo in colonia con una piccola dotazione in denaro che di solito oscillava fra le 500 e le 1000 lire che veniva affidata alla propria vigilatrice e che veniva spesa per acquistare i ricordini da riportare a casa . Di fronte alla chiesa c'era l'ingresso del Bosco Sacro, sacro agli dei pagani, che era la meta preferita delle nostre passeggiate quotidiane: attraverso il bosco si raggiungeva un magnifico belvedere dal quale si godeva la vista di tutta la valle spoletana e su di una parete vi era riportata una frase di S. Francesco d'Assisi: "Nihil vidi jucundius valle mea spoletana". Aveva ragione!
In quel primo anno di colonia ebbi modo anche di innamorarmi perdutamente di una bimba che si chiamava Rosanna ed era anche lei di Bari, ma non avevo avuto il coraggio di dirglielo: gliel'ho detto quasi cinquant'anni dopo incontrandola in un ipermercato!
La prima esperienza coloniale fu talmente positiva che da allora gli autunni, gli inverni e le primavere erano vissuti nell'attesa dell'estate che mi avrebbe riportato in colonia.
Non vi sembri esagerato: la vita allora era davvero molto difficile e il soggiorno nella colonia Olivetti rappresentava una parentesi paradisiaca al punto da richiedere ogni anno di trascorrervi 2 turni.
L'anno successivo la colonia si trasferì nella sede di una vecchia caserma trasformata prima in Colonia del Popolo e, quindi, ristrutturata e riadattata, fu rilevata dalla OLivetti. Per me era bellissima! Aveva delle grandi e ariose camerate con i letti a castello, due sale refettorio, un salone per i giochi nei giorni di pioggia, una frande infermeria e, meraviglia delle meraviglie, una casetta delle bambole in miniatura ma in muratura con tanto di porta e di finestre con le persiane in cui ho giocato e fantasticato innumerevoli volte.
Scusate, ma una delle mie figlie gemelle mi chiede di chiudere questo PC per poter accedere in Internet con il suo. Continuerò domani sperando di non annoiarvi.
Buonanotte a tutti voi nipotini.
Zio Dino.
 
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uenzi
view post Posted on 3/9/2007, 22:23




no ma è davvero una cosa figa!!!
Zio mi stai dando la buonanotte con le tue storie da 2 sere!!! potrei abituarmici!!!
Grazie e buonanotte a tutti...nipotini e non!!
 
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SaraSmart79
view post Posted on 3/9/2007, 23:53




Annoiarci??? :blink:
Io sono esaltata come una bambina...

Dopo questo nuovo racconto me ne andrò a letto fantasticando su Franco il guardiano che scende verso Spoleto sulla sua moto...rossa libera e in folle!
Mi sembra di stare dentro una canzone di Paolo Conte...

Dolce notte a tutti, con un sorriso enorme stampato in faccia (e di questi tempi per me è una gran cosa)!






 
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ZioDino
view post Posted on 4/9/2007, 05:55




Buongiorno cari,
mi sto preparando per andare a Lecce a vendere i formaggi francesi che rappresento. I vostri commenti mi commuovono.......Confermo che tutto quello che vi scrivo è proprio vero: la vita a volte è come una fiaba e come in tutte le fiabe si piange e si ride e alla fine ...vissero felici e contenti!
Al mio ritorno continuerò il mio racconto.
Ciao, date un senso a questa giornata.
Zio Dino
 
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roberta3884
view post Posted on 4/9/2007, 08:18




Ciao Zio Dinoti dò anche io il benvenuto su questo forum e volevo ringraziarti x tutte le emozioni che mi stai regalando con i tuoi racconti ogni volta che leggo le tue parole mi viene la pelle d'oca e posso constatare che cmq anche se in anni molto diversi le emozioni della partenza le emozioni che si vivevano lì e dell'attesa di arrivare in quel paradiso x bimbi erano sempre le stesse perchè cmq e sempre in colonia ci trattavano benissimo e ricordo anche io che quasi ogni anno chiedevo al direttore se potevo ritornare anche al turno successivo!!!


Grazie Zio Dino e non ti fermare con i tuoi racconti!!!

 
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104 replies since 2/9/2007, 12:38   6304 views
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