"Le mie colonie"..., ...negli anni '50: ricordi di ZioDino e di Rosaria

Grazie a te, ancora una volta!
Non ricordo il ponte di cui parli, ma ci sono tante cose che probabilmente ho dimenticato di quei posti, purtroppo.
Invece posso dirti che il lago Blu è rimasto una delle mete per le gite che si facevano anche ai miei tempi. Negli anni '80 (e suppongo anche dopo) si facevano 3 gite per turno, quindi una alla settimana. Erano tutte più o meno faticose, almeno per me a quell'apoca. Ma da allora ho conservato una grande passione per il trekking, che ho continuato a coltivare in seguito col mio papà, qui in Abruzzo (beh, certo nulla in confronto alle Alpi, ma qui abbiamo Gran Sasso e Maiella e ci sono posti molto belli da raggiungere).

Guardando le foto di Brusson sul myspace, quanto è cambiato l'arredamento? Riconosci quegli interni, le camerate...c'è qualcosa di diverso? Che l'edificio in sè fosse un capolavoro è indubbio...

Insomma, anche tu confermi che a Saint Jacques andavano i più grandi. Non sei il primo a dirlo, anche successivamente la distinzione deve essere stata mantenuta.
Continuo a chiedermi cosa ci facessi io, allora, all'età di 7 anni...

E' stato davvero bello conoscere la tua storia...per giunta altre persone di generazioni precedenti alla nostra ci stanno individuando (beh, già io appartengo ad una generazione precedente alla maggioranza delle persone che frequentano questo forum!).
Questo è fantastico perchè ci permette di ricostruire un filo molto più lungo della nostra stessa limitata esperienza e di andare al di là di quel che già sappiamo.
Non sparire assolutamente!!

Un abbraccio forte

Grazie per l'abbraccio che ricambio affettuosamente!

Nelle foto ho riconosciuto l'arredamento di allora, anzi, quando ho visto le foto delle camerate mi è venuto un tuffo al cuore.
Ogni domenica venivano in colonia molti visitatori ed io con una fascia al braccio con su scritto "Guida" li accompagnavo a fare un giro completo di tutta la struttura: come mi sentivo importante!

Saint Jacques è una frazione di Champoluc e mi ricordo che quando ci andò mio fratello Filippo che è più grande di me di 7 anni, Saint Jacques non veniva neanche menzionata in quanto si diceva semplicemente Champoluc.

Non sparirò, verrò sempre a leggervi e vi risponderò ogni volta che me lo chiederete, anzi spero di incontrare qualcuno della mia generazione.

Ciao Sara.

ma grande zio dino!!!! è bellissimo quello che racconti..pensa che anche mio padre e mio zio andavano a monteluco in colonia...magari ti ricordi di loro...il nome di mio padre è anche simile al tuo...lui si chiama Aldino mentre mio zio si chiama Ronaldo(lo so, sono nomi abbastanza curiosi)...loro venivano da Massa dove mia nonna lavorava all'olivetti synthesis (lei è stata addirittura medaglia d'oro olivetti!!!)... dieci anni fa,in occasione di una vacanza in umbria coi miei genitori, mi portò a visitrala...ora è una colonia enpas ma le differenze dai tempi sono minime secondo i suoi racconti...comunque grazei mille per i tuoi racconti...sono veramente dettagliati e un sacco emozionanti...a prestio ZIO!!

Ragazzi forse mi potete aiutare a levare una curiosità, noi che siamo andati negli anni '90, non ci stava più la distinzione Brusson - Saint Jacques  vero??A me sembra di ricordare che tutti andavamo a Brussono misbaglio??Io almeno tutti e 7 anni di colonia li ho fatti a Brusson

Grazie Baci E grazie Zio Dino

Caro Zizzo,
certo che mi ricordo di tuo padre Aldino! Di tuo zio invece non me ne ricordo, purtroppo.
I bambini di Massa avevano un modo di reagire alle contrarietà che mi è rimasto impresso nella memoria:
dicevano "O ddà, ma!". Non sapevo che diavolo significasse e non l'ho mai chiesto.

Ricordo che i bambini di Pozzuoli quando volevano canzonare qualcuno lo apostrofavano con "Paglialone!"

Una volta chiesi ad un bambino di Ivrea di dirmi qualcosa nel suo dialetto e lui disse "Antè ca l'è cullà?": e poi dicono il dialetto barese! Alla richiesta di dire qualcosa nel mio dialetto io rispondevo con " Ce 'nge n'ama scì sciamaninne, ce non 'nge n'ama scì non 'nge ne sime scenne!"

La colonia di Monteluco non è passata all'Enpas, è in stato di abbandono!

Salutami Aldino e un abbraccio anche a te.

Zio Dino.

fantastico!!!!! riferisco il prima possibile a mio padre....poi ti faccio sapere....ciao zio!!!

effettivamente sono stato nel 1992 a monteluco con i miei...quindi molto + di 10 anni fa....e a quel tempo la colonia funzionava ancora....e invece anche lei ha fatto la stessa fine....che tristezza!!! comunque "o da' 'n do tu va' " non vuol dire niente di particolare...è un intercalare parecchio grezzo (ghiozzo come direbbero a massa) usato come il prezzemolo...del tipo: come stai, o da'? cosa fai, o da'? penso che sia la caratteristica che contraddistingue i massesi...ahahahah...a presto...zizzo

Non vorrei sbagliare, ma credo che Saint-Jacques sia stata chiusa nell'88. Senz'altro negli anni '90 non era più attiva. Considera che Saint-Jacques risale al '36, mentre Brusson è stata aperta quasi 30 anni dopo!

Wow, ma che carrambata! Visto, ZioDino, che hai già trovato qualcuno dei tuoi tempi?!?!?!?
Anzi, Zizzo, vogliamo qui anche tuo padre e tuo zio!!

Per Zizzo: quanto alla questione "colonia di Monteluco/colonia enpas" trovi qui la risposta che ZioDino ha già fornito al riguardo: http://olivetti.forumfree.net/?t=20037636


Zio, davvero grazie per i tuoi racconti... se ti viene in mente qualche nuovo aneddoto, saremo ben lieti di leggerlo... ci eravamo quasi abituati alle tue storie serali!
Confesso anche di avere qualche domanda da porti, ma purtroppo sono costretta ad indugiare un pochino, prima di farlo! Spero di trovarti ancora qui, tra un po' di giorni...

Per ora... un abbraccio davvero forte!

grazie federica....ho visto dopo...ma su questo blog nascono discussioni come funghi e non riesco a stare dietro a tutte...comunque io ero stato a visitare sia l'una che l'altra secondo quello che mi ha detto mio babbo...solo che i miei ricordi non sono nitidissimi...ok ok...la smetto di fumare...saluti a tutti...zizz0

Cara Federica, eccoti accontentata. Ti racconto un episodio che mi è rimasto impresso molto nitidamente nella memoria:

Una sera durante la cena a Brusson una cameriera fece accidentalmente cadere la zuppiera con il brodo bollente addosso ad una nostra compagna.
Era li per caso il direttore di Saint Jacques che in presenza di tutti i ragazzini allibiti caricò di schiaffoni la povera cameriera piangente.
Un'altra sera una nostra piccola compagna, credo si chiamasse Gianna, non la finiva più di piangere perchè voleva tornarsene a casa: ebbene, sempre lo stesso direttore di Saint Jacques che si trovava a cena da noi le dette tanti di quegli schiaffoni che la poverina cambiò idea.
Non vi sembrino cose strane perchè a quei tempi gli "educatori" erano autorizzati ad infliggere le punizioni che più ritenevano opportune, comprese quelle corporali alle quali, peraltro, eravamo largamente abituati anche nelle nostre case e nelle nostre scuole.
Cambiano i tempi e, in questo caso, per fortuna.

Fammi tutte le domande che vuoi, ti darò tutte le risposte che posso.

Abbracci e baci a te e a tutti gli amici colacchi (se quelli della Polonia si chiamano polacchi......).
Zio Dino

Vedi che sei un pozzo di informazioni?!!
Grazie! Quest'ultima chicca è proprio interessante...un mio professore del liceo diceva che la storia, quella vera, non saremmo mai riusciti a capirla attraverso i raccontini ufficiali dei libri, in cui ti riassumono 30 anni in 3 righe e ti presentano solo la facciata ufficiale/politica del paese.
La storia dovevamo impararla attraverso i documenti, le testimonianze e le cronache del tempo.

A dirla tutta lui era abbastanza insopportabile, ma questa cosa mi è sempre rimasta impressa e l'ho sempre trovata una grande verità. Stasera me lo confermi.

Certo, resto sconcertata di fronte a tutti 'sti schiaffoni...!!

Ciao a tutti. Vorrei parlare con zio Dino. Come si fa?
E mi piaceva l'idea di ritrovarsi a Brusson, ma le foto che ho visto mi hanno amareggiato moltissimo.
Cercando di partecipare alla discussione, in realtà ho "confabulato" con Sara e Ga. A Saint Jacques ero in camera con altre tre ragazze, più grandi di me (ma probabilmente ero la più piccola dei Piedi Freddi), di cui una si chiamava Luana, non ricordo da dove provenisse (anno 1969, credo). non ho alcuna foto dell'epoca, chi le faceva? noi non possedevamo nemmeno una macchina fotografica.
A proposito delle tovaglie di Brusson, me le ricordo a quadretti bianche e rosse, mentre i copriletti della nostra camerata erano a righe, bianchi e rossi. Ma c'era pure una camerata verde, una gialla e una blu (1968). Nel letto accanto al mio c'era una bambina delle valli di Cuneo che mi raccontava storie di malattie incredibili: mi aveva detto che lei soffrire di piccole bolle tra le dita dei piedi che se si gonfiavano si potevano spaccare e sanguinare e lei sarebbe morta dissanguata! noi i racconti dell'orrore ce li inventavamo!!!!

Beh, zio Dino viene sul forum...ti risponderà lui appena avrà il tempo di tornare qui a leggerci. Intanto lasciagli anche un messaggio in tag board, così è immediatamente visibile!

Ciao Antonike, sono zio Dino.
In cosa posso esserti utile?
Scrivimi sul forum.
Approfitto per salutare tutti i "nipotini".