cIAO CUGINO e carissimi ex,
è VERAMENTE TUTTO INCREDIBILE....la colonia Olivetti ha fatto parte della mia vita da subito e sono pronta a scommettere che ha contribuito alla NOSTRA formazione....se non fosse vero, non staremmo tutti qui tra un sorriso e una lacrima.
sì..sono di napoli, anzi di Pozzuoli...ho abitato nelle case Olivetti, IL MITICO RIONE oLIVETTI, sino all'età di 25 anni, poi mi sono trasferita a Roma dove abito tuttora.
Non amo cadere nella retorica, ma quando si tocca L'olivetti io rischio di diventare una fanatica nostalgica: in realtà io devo molto a questa azienda dove mio padre lavorava come operaio..e non parlo solo della colonia che è veramente un grande capitolo, ma di tutte le forme di assistenza a cui ogni dipendente e relativa prole potevano accedere....erano veramente tante e tutte altamente efficienti; ma non voglio uscire fuori tema, il rischio c'è ..parlerei senza limiti di tempo dell'azienda olivetti....molti miei amici dicono che mi brillano gli occhi
quando parlo di questa parte della mi a vita!
Credo che il mio primo anno di colonia sia stato proprio nel '63, avevo 6 anni compiuti ed ero in compagnia di mia sorella Clara che l'anno precedente era stata a Marina di Massa. entrambe ci sentivamo un pò spaesate, ma io mi sentivo protetta da lei...Ricordo mio padre alla stazione, era molto preoccupato, lui temeva che se ci fossimo trovate male non glielo avrebbero fatto sapere e allora escogitò un codice:avremmo dovuto disegnare una margherita sopra la prima cartolina da inviare a casa e lui sarebbe venuto a prenderci! Forti di questo i segreto partimmO....confesso che l'impatto non fu felice, all'arrivo in colonia ci separarono da tutti gli altri amici del rione e ci misero in un'altra squadra e la cosa non ci piacque proprio, anzi eravamo alquanto :cry:io e mia sorella, lo ricordo come se fosse ieri , dopo qualche sera nell'atelier ci guArdammo e prendemmo la decisione: disegnammo una grande margherita sotto la scritta "caro papà e cara mamma, stiamo bene e mangiamo tan to.Baci , rosarIA e clara" e la consegnammo.Qualche giorno passò: LE ATTENZIONI VERSO DI NOI ERANO TANTE, ricordo con estrema gratutudine una monitrice, Orietta, che avendo intuito il nostro stato d'animo aveva un occhio particolare per noi! in breve diventammo le mascotte della squadra e ovviamente ci DIMENTICAMMO della margherita
...QUANDO CI CHIAMArono in direzione perchè la dott,ssa Franca ( te la ricordi dino?) assistente sociale del'olivetti,aveva telefonato DALLO STABILIMENTO DI pOZzUOLI in quanto sollecitata da mio padre che ovviamente in quel fiore ci AVEVA VISTO ARPIE E STREGONI , FAME E PIANTI, noi stavamo, come ogni pomeriggio, nei campi attigui , tranquillamente aa giocare e a fare merenda e non ci passava nemmeno per la testa di tornare a casa prima del tempo
iNFATTI il mio rapporto con al colonia è POI SEMPRE stato magico e so solo io i pianti che mi facevo quando dovevo lasciare tutti e tornare a casa...anzi, i primi giorni di rientro mi sentivo alquanto depressa...tornare nella mia famiglia significava tornare ad essere la quarta di cinque fratelli e per quanti sforzi potessero fare i miei , non riuscivamo a farmi sentire protagonista come SUCCEDEVA in colonia!
Dino, magari ho conosciuto tuo fratello Tonino,
ma non saprei...ricordo che il primo anno la mia squadra era nel primo soggiorno...chiediglielo.. chissà! E tu dov'eri?
un grande abbraccio circolare a tutta al comunità...e...... al prossimo racconto!ROSARIA